Il potere della curiosità

Il potere della curiosità

Un proverbio inglese del sedicesimo secolo dice: “La curiosità ha ucciso il gatto” e significa che bisogna stare attenti a investigare o sperimentare laddove non è necessario. Ma c’è una donna che incarna il motivo per cui quel proverbio non trova posto nella società moderna. Parliamo di Clíodhna Lyons.

In qualità di manager del dipartimento R&S Nissan specializzato in Automotive Software di Barcellona, è appassionata di questo settore, che ritiene “non comparabile” con nessun altro. Crede che nel suo campo il progresso avvenga grazie agli ingegneri che si spingono oltre i limiti.

“I migliori ingegneri sono così curiosi da voler sapere dove possono portare anche le più piccole modifiche, ricercando benefici marginali attraverso miglioramenti progressivi, che possono sfociare in una vera e propria svolta”, afferma Clíodhna, o “Cli”, come i colleghi spagnoli chiamano la loro collega di origini dublinesi.

Alle superiori amava la matematica e le scienze. Poi è arrivata la passione per il settore automobilistico, quando frequentava lo University College di Dublino, in Irlanda, coronata da un dottorato in ingegneria meccanica per l’ottimizzazione dei motori.

“È stato 17 anni fa. Allora le emissioni erano importanti, ma non quanto lo sono oggi. Non era una scelta di carriera strategica, semplicemente lo trovavo interessante. Tutti usiamo le auto per muoverci, ma diamo per scontata la reazione chimica complessa che avviene all’interno del motore.”

Fu durante gli studi di dottorato, presenziando a una conferenza nel Regno Unito, che Cli sentì parlare per la prima volta di Nissan. Alcuni ingegneri della società le spiegarono che parte del team aziendale dedicato allo sviluppo motori si trovava in Spagna. La curiosità la spinse a inviare un CV e così ebbe inizio la sua carriera in Nissan.

All’inizio faceva parte del gruppo di ottimizzazione della combustione, dove poteva mettere in pratica le proprie conoscenze sui motori diesel per auto che venivano prodotti in Europa. Nel 2011 però la sua carriera prese un’altra direzione.

“La sede centrale decise di avviare un nuovo team a Barcellona che avrebbe gestito le attività relative ai software per i mercati esterni a Giappone e USA. Mi chiesero di fare da responsabile. Nonostante fosse un ruolo completamente perso da quello precedente, incentrato sull’architettura elettronica, sulle comunicazioni all’interno dell’auto e sullo sviluppo del sistema, ero felice di raccogliere la sfida.”

Oggi il team conta 50 dipendenti full-time, che lavorano a stretto contatto con i colleghi di tutto il mondo, ma sono autonomi nel gestire l’applicazione dei software per il controllo dei motori Nissan sui veicoli europei. La mole di lavoro è grande e il team di Cli si occupa di perse tecnologie: dal sistema start-e-stop, che fa risparmiare benzina quando si è fermi al semaforo, ai sistemi di guida automatica ProPILOT, che permettono ai veicoli di accelerare, rallentare, o addirittura fermarsi quando il traffico stradale è particolarmente congestionato.

Non c’è da sorprendersi se tali progressi tecnologici impieghino anni di duri test prima di arrivare sul mercato. In alcuni casi possono passare fino a otto anni tra la prima conversazione sulle previsioni di acquisto del consumatore e la scelta della tecnologia da applicare. Una volta presa quella decisione, possono passare altri tre anni prima che inizi la produzione.

“I sistemi operativi su cui lavoriamo non sono destinati a un computer da scrivania, sono fondamentali per le operazioni del veicolo, quindi è necessaria una verifica lunga e robusta”, afferma Cli.

“Le attuali autovetture nel mercato europeo hanno più di 100 milioni di righe di codice nelle relative unità di controllo. Sono molte di più di quelle di uno smartphone, o perfino di alcuni sistemi della NASA. I nostri sistemi devono pentare sempre più complessi, a causa del numero di input via via crescenti che bisogna considerare nel controllo del motore.”

Quali sono i prossimi passi? Quest’anno, all’International Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, Nissan ha presentato la tecnologia Brain-to-Vehicle, illustrando la sua idea per trasformare il sistema di guida delle auto in futuro. Secondo Cli, anche in futuro ci saranno opportunità tecnologiche. È una percezione che ha da quando era un’adolescente che amava imparare cose nuove. “Le mie capacità non sono mai state messe in dubbio. Sono stata fortunata a ritrovarmi in un ambiente dove mi incoraggiavano a essere ambiziosa. Avendo dei figli, è mio compito aiutarli a capire di avere tantissime possibilità. Spero che siano sempre curiosi e che siano consapevoli di avere il mondo in mano.”